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Digimon Adventure - Da 1x13 a 1x18

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Ritorniamo a parlare di Digimon Adventure, con ben altri sei episodi.
Queste puntate riguardano la fine dell’arco narrativo di Devimon e l’inizio del successivo. Come abbiamo notato la volta scorsa, la seconda parte della saga di Devimon ripropone le stesse evoluzioni della prima parte ma con la particolarità di avvenire in coppia. Con l’inizio del nuovo arco, invece, avremo nuove Digievoluzione e nuovi metodi per scatenarle.
Termino qui, tanto avrete capito che stavo cercando di creare un’introduzione decente. Invano.

EPISODIO 13 – FINALMENTE TOCCA A PATAMON!
Tutta l’azione che ci spettava di diritto nell’episodio – moscio – precedente ce la becchiamo subito in questo episodio, con un ferocissimo Leomon in corsa contro TK. Ormai non è neanche più necessario capire se Leomon è buono o cattivo, tanto un TK vorrebbero farlo fuori tutti. E anche Ogremon di certo non vuole lasciarsi sfuggire quest’occasione, partecipando all’attacco e prendendo in ostaggio un mucoso Digimon neonato.
Patamon non fa in tempo a farsi massacrare che lui e il bamboccio vengono salvati da Matt e Garurumon. Inoltre scopriamo che Ogremon ha la visuale di circa 30° gradi perché notiamo che, se guarda Tai, lui non riesce minimamente ad accorgersi della presenza di un fottutissimo dinosauro arancione – Greymon – che è proprio lì accanto a lui. Lo scontro si fa duro e nuovi Black Gear pervadono il corpo di Leomon, che diventa più forte, più malvagio, più grande e più scuro. Garurumon rimane così incantato da questa nuova forma che non nota la testa di leone energetica – insomma, l’attacco di Leomon – che gli arriva proprio sul muso.
Fatto fuori anche Greymon, Leomon ci dimostra le sue grandi capacità d’analisi e di calcolo: “I bambini prescelti devono essere catturati, a cominciare dal più piccolo. Quindi, se devo cominciare dal più piccolo, tu [TK] sarai il primo”. Applausi. Standing ovation.
Patamon decide di affrontare il nemico soffiandogli addosso, perché si sa quanto Leomon tenga alla propria criniera, guai a scompigliargliela. Nuovamente, la patata non fa in tempo a farsi massacrare che arrivano in suo aiuto Izzy, Kabuterimon, Mimi e Togemon. Izzy spiega inoltre le funzionalità del Digivice agli altri compagni, che riescono così a purificare Leomon. Dopo aver ingoiato la Maxisaetta di Kabuterimon, Ogremon se la dà a gambe.

Un raro momento di cazzima di Tai.

Leomon (purificato) inizia a raccontare il poco che sa sui Digiprescelti e le forze del male presenti sull’isola.
Matt si dimostra nuovamente tardo, per lui non ci sono prove che siano loro i bambini prescelti, nonostante lui e i suoi amici siano gli unici straf****** bambini umani presenti sull’isola. Quando fa così mi chiedo perché Gabumon non lo soffochi nel sonno con la pelliccia.
Tutti sono decisi a sconfiggere Devimon e liberare l’isola dal male. Si propone anche Leomon, ma… cacchio, hai fatto più casini tu che altri. Scusa lo scetticismo, caro Leomon, ma cosa vuoi aiutare a fare?

Nel frattempo, Devimon è molto chiaro sulla fine che vuol far fare a Ogremon, specificando che vuole divenga parte del suo corpo. Ogni allusione sessuale è solo frutto della mente perversa dello spettatore, non a caso la serie è dedicata ai più piccoli.
La scena sessualmente esplicita viene saltata a piè pari e arriviamo direttamente al momento in cui Devimon distrugge il suo palazzo ingigantendosi. Con una musichetta da livello sotterraneo di Super Mario, Devimon raggiunge i Digiprescelti e già ha la meglio. Birdramon e Ikkakumon lanciano fuochi artificiali e botti di capodanno, permettendo così al resto del gruppo di liberarsi, digievolvere e contrattaccare.
Lo scontro procede molto goffamente, non si capisce se i Digimon stiano attaccando Devimon o ci si stiano accoppiando come i cani.
Dopo aver dimostrato le stesse capacità d’analisi di Leomon, Devimon ce la mette tutta per afferrare TK e Patamon ma anche lui è soggetto alla legge fisica secondo cui più sei grande e più sei lento. Abbiamo quindi tutto il tempo per renderci conto che Agumon non si è mai digievoluto in Greymon, ha semplicemente messo una maschera sul muso e camuffato la voce, avendo presumibilmente letto il Manuale del Buon Batman.
Finalmente Devimon riesce a prendere TK – era ora – facendo scatenare la digievoluzione di Patamon in Angemon! Digimon su cui si è voluta fare tanta suspense, ma tanto lo si vede nella sigla e quindi #fottesega.
Angemon assorbe tutte le forze del bene presenti, le concentra nel suo bastone, rimpicciolisce l’arma fino a farla sparire nel pugno, tira il pugno da cui parte un raggio da cui si scatena un’esplosione con cui si autodistrugge trascinando con sé Devimon.


Da notare, tra l’altro, che Devimon, che per tutta la saga ha ripetuto di essere il migliore e che le sue mosse sono state il fine di elaborati e geniali piani, si ritrova a piagnucolare qualcosa del tipo: “Eh, ma ci sono quelli più forti e più cattivi di me, quindi gnè!”
L’episodio finalmente giunge al termine con un susseguirsi di robe a caso, cui gli unici elementi degni di nota sono la regressione di Patamon a uovo e l’apparizione olografica di uno strano vecchietto che sembrava attendere proprio i digiprescielti.

EPISODIO 14 – ATTRAVERSO L’OCEANO
L’uomo talpa di nome Gennai spiega che lui attualmente si trova nel continente di Sarba e vive nel Digiworld fin dagli inizi del mondo digitale. La discussione procede abbastanza… uno strazio, ma non ci si poteva aspettare altro se pensate che a parlare tra di loro ci sono un vecchio rincretinito, dei marmocchi ancora in età-demenza e dei Digimon tardi. In sintesi, andando nel continente di Sarba bisognerà sconfiggere nuovi nemici grazie a una nuova digievoluzione eseguibile solo se si posseggono i Digimedaglioni, nascosti non si sa dove da Devimon, e le Digipietre, sparse per il nuovo continente.

Destinazione: Italia!
Sarbegna! Sarba!

Il giorno seguente il lavoro si rivela duro, tutti si impegnano per la creazione di una barca. Inaspettatamente contribuiscono anche delle vecchie conoscenze ricolme di gratitudine verso i protagonisti, tra cui Leomon, Elecmon, Kentarumon, Mojamon, Monzaemon, Frigimon, Meramon e gli Yokomon.
A parte il fatto che ogni ragazzino riconosce Digimon che non ha mai incontrato, dato che si erano separati e ognuno ha vissuto una propria piccola avventura, ma poi questi distruggono una foresta a suon di raggi energetici, pugni di fuoco ed esplosioni al plasma e l’unica cosa che riescono a fare è una misera zatteruccia del cazzo (precisiamo che questi poveri mini-cristi devono attraversare un oceano). Nel frattempo si schiude il digiuovo di TK, dando luce alla forma più primitiva di Patamon: Poyomon.
I saluti sono molto calorosi.


Neanche a dirlo, il gruppo viene subito aggredito e ingurgitato da un digimon balena che, dopo averlo liberato da un Black Gear ancora attivo, rigurgita la zattera grazie al suo spruzzojet. Si offre inoltre di accompagnare tutti a Sarba.
Vi è anche una fortuita deviazione in un luogo subacqueo dove sembra che Devimon abbia nascosto tutti quanti i medaglioni di cui hanno bisogno i nostri. La cosa assai interessante è che i medaglioni sono nascosti all’interno di un supermercato, e io me lo immagino Devimon andare al Jet Market per nascondere collane e collanine. È anche abbastanza intuitiva la cosa.
A ostacolare il gruppo vi è Drimogemon (un enorme talpa), anche lui sotto l’effetto di un Black Gear. Difatti Joe si raccomanda con Ikkakumon di andarci piano con lui, perché in fondo non è colpa sua se è sotto un’influenza malvagia. Di tutta risposta Ikkakumon lo incorna, lo fa esplodere e gli lancia un Kabuterimon addosso. Tanto l’importante è che rimanga vivo, poi quanto effettivamente vivo è un discorso a sé stante.
Infine, medaglioni trovati e si continua il viaggio.

EPISODIO 15 – ETEMON E LA PRIMA DIGIPIETRA
Il gruppo sbarca finalmente a Sarba, dove Joe non perde l’occasione di rompere e Gomamon non perde l’occasione per percularlo. Come inizio non mi sembra male.
Dopo aver salutato la balenozza e aver proseguito per un tratto a piedi, Agumon inizia a sentire l’odore del villaggio dei Koromon. Qui le cose sono due: o i Koromon puzzano come la la spazzatura non differenziata al sole da un mese o Agumon ha un fiuto migliore di quello che immaginavamo. Mi sento però di escludere con sicurezza quest’ipotesi dato che al villaggio non vi è traccia di Koromon, bensì troviamo la popolazione dei Pagumon.
Oltre a intuire il fetore che emanano questi piccoli Digimon, scopriamo anche che si dilettano a costruire case su misura di umano, con tanto di scale e passamano, nonostante loro non abbiano arti e siano solo delle teste con delle orecchie enormi.
Nonostante tutti i Digimon ricordino perfettamente che i Pagumon non sono delle creature di così buon cuore, e nonostante tutte le occhiatacce che questi stessi Digimon lanciano spesso qua e là, tutti si lasciano abbindolare dal benvenuto festoso.
Quella notte, i Pagumon rapiscono il baby-Patamon (appena digievolutosi in un’altra forma primordiale e inutile di cui non ricordo il nome) e lo minacciano con dei temibili bastoncini, punzecchiandolo come se fosse cacca di cane (e qui vi evito miei commenti soggettivi sulla cosa, sapete già cosa penso di Patamon).
I Pagumon prendono ordini dai Gazimon, dei cagnoni con un nome improponibile e abbastanza equivoco in ogni frase in cui vengono nominati. Baby-Patamon viene legato come una mortadella e imprigionato.


Il mattino seguente un Gazimon comunica le ultime novità al Grande Etemon, un cosplayer di Lupin che se ne va in giro su una carovana a binari con impianti acustici e trainata da un rinoceronte gigante. Entrata in scena sicuramente migliore di quella di Devimon, ma le abilità di pianificazione dei due non si discostano poi tanto (un disastro). Se non altro Etemon non se la tira. Non troppo, almeno.
Nel mentre, i marmocchi sono impegnati a cercare il mortadellone sparito la notte scorsa. Agumon lo trova in una caverna dietro a una cascata assieme ai Koromon, i veri abitanti del villaggio. Qui Agumon viene messo al tappeto da due Gazimon, ma stranamente ha la buona idea di far evaporare l’acqua della cascata per lanciare un segnale a Tai.
Con una capacità recitativa anti-sgamo veramente notevole, i Pagumon praticamente suggeriscono al gruppo di dirigersi verso la cascata. Tai raggiunge Agumon e, nonostante il digimon sia a terra, circondato e pestato a sangue, si ricorda che è sempre buona educazione chiedere come sta una persona. Ottimo lavoro educativo quello dei genitori di Tai, peccato per il figlio ritardato.
Per farla breve, Greymon spazza via i Gazimon e un enorme ologramma di Etemon inizia a distruggere il villaggio dei Koromon. Gli attacchi musicali di Etemon, inoltre, tolgono energie ai Digimon, che non possono quindi fare nulla per fermarlo. Scappando dentro la caverna, i marmocchi trovano la prima Digipietra, appartenente a Tai. Riescono inoltre a trovare un’uscita, salvandosi da Etemon. I territori lungo la costa, tuttavia, sembrano essere sotto la supervisione dei computer della scimmia arancione, che riesce quindi a individuarne la nuova posizione.

EPISODIO 16 – GREYMON CONTRO ETEMON.


Dopo un inizio episodio alla Mad Max, con grossi automezzi in corsa nel deserto e gente demoralizzata e morente, Sora nota una cosa molto interessante: Tai è cambiato da quando ha trovato la Digipietra. Ovvero trenta minuti fa.
Parte quindi un commovente flashback di Sora e Tai campioni di calcio scolastico.


Il gruppo giunge in un enorme Colosseo adibito a stadio di calcio, e quindi tanti saluti ai villaggi distrutti e al malvagio Etemon: i difensori del mondo digitale devono giocare a calcio.
È Tai a far tornare tutti con i piedi per terra, ma ormai è tardi: quel Colosseo non è altro che lo stadio dove Etemon dà luogo ai suoi concerti e quindi li scova facilmente.
Nonostante Etemon appaia solamente in un maxi-schermo e non fisicamente, per qualche assurda ragione tutti scappano all’interno di una delle due porte del campo, che guarda caso si rivela essere una gabbia-trappola di Etemon. Insomma, cose a caso.
L’unico a rimanere fuori è Agumon che deve vedersela con un Greymon-wrestler sotto il controllo di Etemon. Nonostante anche lui esegua una prima Digievoluzione, è molto affaticato dalle premure eccessive di Tai per prepararlo all’utilizzo della Digipietra.


Nella rete le cose non vanno meglio, dato che è stata allestita una piccola fiera della demenza. Nonostante neanche Greymon riesca a battere Greymon, Tentomon si getta in aiuto del compagno, salvo poi essere fulminato dalla rete in cui è rinchiuso (che sapeva già essere elettrificata, tra l’altro). Gomamon, invece, in pieno deserto, ha la brillante idea di richiamare dei pesci; la cosa strana è che dei pesci volanti effettivamente rispondono al richiamo, uscendo da una “frattura dimensionale” ipotizzata sul momento da Izzy.


Proprio sotto alla rete in cui sono intrappolati, Joe trova la propria Digipietra. Dopo essere riusciti a scappare grazie a una galleria, Tai riesce ad attivare la nuova Digievoluzione di Greymon, ma qualcosa va storto e il digisauro lascia il posto a un temibile e malvagio SkullGreymon. Giustamente l’altro Greymon se la dà a gambe, ma viene comunque colpito da SkullGreymon. Appena finito di distruggere tutto, questi esaurisce totalmente l’energia e torna a essere un Koromon, forma precedente ad Agumon.

EPISODIO 17 – IL CAPITANO KOKATORIMON
Ancora dispersi e stanchi nel deserto, Palmon desidera fortemente potersi fare ombra con sé stessa digievoluta in Togemon. A subire la frustrazione e la rabbia dei marmocchi è Gennai (sempre un ologramma), che di tutta risposta elargisce perle di retorica inutile e confusa.
Nel mentre, il gruppo sta per essere travolto da una nave-crociera… nel deserto… guidata da dei Numemon marinai. Fortunatamente riescono a salire grazie alle precoci doti di seduzione di Mimi.
Sulla nave è presente anche un capitano umano che nel giro di un attimo si trasforma in un digipollo gigante che pigia tasti col becco, così da comunicare la posizione dei digiprescielti a Etemon. Il richiamo è inutile, Etemon ha problemi con i computer ed è impegnatissimo a cantare e ballare.
I Numemon catturano tutti i digiprescielti, mentre Kokatorimon pietrifica tutti i Digimon, compreso un appena digievoluto Agumon. Dopo essere riuscito a rubare i digimedaglioni provvisti di digipietra, Kokatorimon si dà al polleggio sfrenato.


A battere il digipollo ci pensa Togemon, che lo prende a cazzotti e lo getta nella ciminiera della nave (non so neanche se si chiami così quel camino gigante). I Numemon scappano e i marmocchi riprendono il viaggio a piedi, totalmente ignari che Kokatorimon è nuovamente sulle loro traccie. Il gruppo si ripara dall’enorme nave che li insegue grazie a un cactus gigante, che a mo’ di catapulta lancia in aria digipollo e nave. Kokatorimon è così felice di volare che esplode.
Dal fiore del cactus salvatore fa la sua comparsa la Digipietra di Mimi. Sì, abbastanza a caso, come sempre, ma se non altro l’hanno trovata.

EPISODIO 18 – PIXIEMON, IL MAGO
La farò breve per quest’episodio.
Mentre il gruppo è impegnato a ignorare Tai da una discussione importante sulle Digievoluzioni, un Kuwagamon emerge dalla sabbia pronto ad attaccare. Una comunicazione di servizio da supermercato regionale annuncia l’arrivo di Pixiemon, che spazza via facilmente il grosso bacherozzo rosso.
Pixiemon comprende la situazione dei digiprescelti, molto in difficoltà con questa storia delle nuove digievoluzioni, e così si offre di sottoporre tutti a un Esame Hunter all’interno di una zona magica invisibile dall’esterno. Il test consiste nel salire scale, pulire pavimenti e fare sogni dal tocco esotico che ricordano molto Vita di P.
Matt e Izzy, nel frattempo, si allontanano dal gruppo per trovare le loro due Digipietre nascoste in un pozzo. A salvarci dai discorsi pseudo-profondi di Matt ci pensa Tyrannomon, altro sottoposto di Etemon che ha nuovamente individuato la posizione dei due ragazzini.
Tai e Greymon tornano dal proprio viaggio onirico, Tyrannomon K.O., Etemon incazzato e si parte per nuove avventure.

Mi sono dilungato un po’ troppo, ma la battaglia contro Devimon meritava di essere derisa commentata.
Come promesso sto cercando di mantenere più costanza con questa rubrica, senza ovviamente togliere spazio ad altri argomenti. Al prossimo appuntamento, con nuove saghe e incredibili Digievoluzioni.

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